La prima opera di street art a Secondigliano

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Dal 6 dicembre Secondigliano ha la sua prima opera di street art.
Sulla porta del Larsec è rappresentata Ria Rosa, l’atipica sciantosa dei Café Chantant di inizio ‘900 che da Napoli a New York seppe dare voce all’indipendenza femminile con una leggerezza disarmante. L’autrice è Yele Maria, un’artista che abbiamo visto all’opera questa estate a Sant’Andrea di Conza durante il Festival del Libro del quale siamo stati ospiti per parlare del progetto “Un Libro per un Teatro”.
Perché proprio Ria Rosa?
Perché fu la prima artista italiana al mondo a salire su un palco vestita da uomo, a sfidare il regime con sagacia ed una tra le poche sciantose a farsi portavoce di realtà scottanti come quella delle ragazze madri napoletane o degli immigrati italiani in America (sì, un tempo eravamo noi quelli che nessuno voleva).
Attualmente la donna più famosa del quartiere è la vedova di un boss sposata con un neomelodico: potevamo mai lasciare che fosse l’unica fonte di ispirazione per le donne che vivono qui?

Ria Rosa di Yele Maria è la prima opera di street art a Secondigliano